Mission Populaire Libre

Jésus-Christ est le même hier, aujourd'hui et éternellement" (Hèbreux 13:8)

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Sibiu 19.8. 2007 11:00 / Ewald Frank

Langue: italien




Saluto tutti nel prezioso Nome di Gesù Cristo il nostro Signore. Io so che è un grande privilegio per noi essere qui oggi, e sono veramente certo che Dio parlerà ad ognuno di noi. Veniamo da diverse nazioni, da diverse città per ascoltare la Parola di Dio. Non interpretazioni riguardo alla Parola, ma l’originale Parola di Dio. In queste due riunioni condivideremo molte Scritture con voi, e desidero mostrarvi la responsabilità che oggi noi abbiamo davanti a Dio. Noi abbiamo ascoltato la Parola letta dal nostro prezioso fratello Daniel, ed ogni Parola di Dio va diritto nel nostro cuore. Siamo di nuovo nei giorni della Bibbia, e Dio ha un piano di Salvezza. Il tempo della grazia ha un inizio ed avrà una fine. E noi siamo veramente certi di vivere nel tempo della fine, così vedremo quello che la Parola di Dio dice al riguardo.

Sapete, noi abbiamo molte religioni sulla terra; persino nella Cristianità ci sono così tante chiese diverse, ed ora il Papa ha dichiarato che la chiesa Cattolica è l’unica chiesa di Cristo. Così, quella è una sfida per noi che conosciamo la Parola di Dio tramite rivelazione divina. Io non voglio andare in queste cose, noi scriveremo al riguardo. Oggi condivideremo la Parola di Dio con voi, tuttavia, giusto per parlarvi velocemente della mia esperienza che ho avuto ieri; il gentiluomo che era seduto accanto a me nell’aereo, egli era un musulmano dell’Iran, un uomo veramente eccellente. Ed egli disse: “Noi crediamo in Gesù Cristo, crediamo in cinque profeti, crediamo in Noè, crediamo in Abrahamo, crediamo in Mosè, crediamo in Cristo, e crediamo in Maometto. Così, noi crediamo in cinque profeti. Dopo giunse per me il tempo di parlare, per mostrare che Gesù Cristo non era un profeta, Egli era il Signore della gloria, lo stesso ieri, oggi e in eterno; il medesimo che camminava nel giardino dell’Eden, il medesimo che ha portato tutte le cose all’esistenza; lo stesso che apparve ad Abrahamo secondo Genesi cap. 18, e sedette e mangiò con Abrahamo.

Nell’Antico Testamento, Egli era ancora in un corpo spirituale; nel Nuovo Testamento, all’inizio del Nuovo Patto, il Signore della gloria scese per essere con noi. Egli venne in un corpo di carne, ma la Scrittura dice in Luca cap. 2, verso 11: “oggi Cristo, il Signore, è nato nella città di Davide”. Gesù Cristo è il Signore, secondo 1. Corinzi cap. 12, solo tramite lo Spirito Santo, soltanto tramite rivelazione divina noi possiamo dire che Gesù Cristo è il Signore, e quale Signore egli è Dio, lo stesso ieri, oggi e in eterno. Egli ebbe un ministero di profeta, Egli doveva essere molte cose: doveva essere l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo; doveva essere Re, perciò egli è il Figlio di Davide; doveva essere Salvatore, perciò Egli è il Figlio di Dio; doveva essere profeta, Figlio d’Abrahamo; tutti i quattro titoli.

Gesù Cristo ha quattro titoli di Figlio: Figlio d’Abrahamo, Figlio di Davide; Matteo cap. 1, verso 1. Egli è Figlio di Davide, Figlio d’Abrahamo, Figlio di Dio, Figlio dell’uomo. Questi titoli dovevano esserci perché sono in collegamento con il piano di Salvezza. Tuttavia, io credo che tutti voi siete figli di Dio; vorrei sapere quanti di voi conoscono il Signore come personale Salvatore? Dio vi benedica. E se dovessero esserci alcuni in mezzo a noi che ancora non Lo conoscono, possa questo essere il vostro giorno e il vostro tempo. Leggiamo alcune Scritture, la prima in Geremia cap. 50. In realtà dovrei darvi molti saluti dai fratelli dei paesi dell’Africa. Ho appena avuto le più grandi riunioni in cinque nazioni dell’Africa; ventuno riunioni, e la più grande è stata di diciottomila persone in una sola riunione; Dio ha benedetto in modo meraviglioso.

Così, siamo riconoscenti al Signore, Dio Onnipotente, che Egli chiama ancora la gente da ogni nazione. Geremia cap. 50, verso 5: «Domanderanno qual è la via di Sion, volgeranno le loro facce in direzione d'essa, e diranno: “Venite, unitevi all'Eterno con un patto eterno, che non si dimentichi più!”»Essi Domanderanno qual è la via di Sion, con le loro facce in direzione di Sion. Voi dovete conoscere la vostra destinazione, non potete guardare a Roma e andare verso Gerusalemme; dovete avere l’orientamento divino tramite la Parola di Dio. Questi sono giorni particolari, tempi particolari in cui Dio condivide con noi i Suoi misteri. Così, guardate a Sion, perché la Scrittura dice in Isaia cap. 2: “La Parola di Dio uscirà da Sion e la dottrina da Gerusalemme.”  Tutti profeti erano a Gerusalemme, il nostro Signore era a Gerusalemme, l’effusione dello Spirito Santo ebbe luogo a Gerusalemme, ed è stato sul monte Sion. Il primo sermone è stato predicato sul monte Sion; la Chiesa del Nuovo Testamento è iniziata sul monte Sion; il cielo si aprì e lo Spirito Santo scese, Atti cap. 2, ed il primo sermone fu predicato. Per favore, ascoltate questo nel nome del Signore: Se la stessa unzione dello Spirito Santo è sopra di noi, noi predicheremo lo stesso Messaggio che ha predicato l’apostolo Pietro; predicheremo lo stesso battesimo che ha predicato l’apostolo Pietro. Di nuovo: “Essi domanderanno qual è la via di Sion, con le loro facce in direzione d’essa”.

Leggiamo in Geremia cap. 51, verso 6: «Fuggite di mezzo a Babilonia, salvi ognuno la sua vita.» I figliuoli d’Israele erano nella cattività Babilonese, essi si trovavano là fisicamente; ma qui la Scrittura dice: “Salvi ognuno la sua vita, fuggite di mezzo a Babilonia e salvi ognuno la sua vita.” Oggi quello è il Messaggio di Dio per noi: Salvate la vostra anima, ritornate al Signore, credete come dice la Scrittura. In Geremia cap. 51, qui abbiamo di nuovo un verso, verso 45: «O popolo mio, uscite di mezzo a lei, salvi ciascuno la sua vita, salvi ciascuno la sua vita.» Miei cari fratelli e sorelle, cari amici, il tempo è giunto di parlare un linguaggio veramente chiaro con intendimento divino, delle cose riguardanti il piano di Salvezza, anche riguardo al soggetto del Ritorno di Cristo e dell’adempimento delle profezie della Bibbia nei nostri giorni; noi abbiamo l’orientamento divino nelle Sacre Scritture. Leggiamo in Luca cap. 1, versi 3 e 4: «è parso bene anche a me, dopo essermi accuratamente informato di ogni cosa dall'origine, di scrivertene per ordine, illustre Teofilo.» Verso 4: «perché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate.» Perché tu riconosca la certezza, la certezza, delle cose che ho scritto, che ho visto, delle quali sono stato testimone. Luca cap. 1, verso 68: «Benedetto sia il Signore, il Dio d'Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo.»

    Se paragonate questa Scrittura con Luca cap. 19, dal verso 41, dove il nostro Signore dice al popolo d’Israele, stando sul monte degli Ulivi guardando sulla città, cominciò a piangere amaramente e disse: “Se avessi conosciuto il giorno della tua visitazione, se avessi conosciuto il tempo della tua visitazione”. Miei cari fratelli e sorelle, conoscete il tempo della nostra visitazione? Avete riconosciuto il Messaggio e il messaggero per il nostro tempo? Conoscete le promesse per questo tempo? Vi sono state rivelate dallo Spirito Santo? Nel verso 70, in Luca cap. 1, noi leggiamo: «come aveva promesso da tempo per bocca dei suoi profeti.» Dio ha parlato attraverso i profeti nell’Antico Testamento, e nel corso del Nuovo Testamento tutto quello che Dio ha detto attraverso i profeti è stato adempiuto, e l’Antico e il Nuovo Testamento sono in perfetta armonia. Nel verso 72 leggiamo: Egli usa così misericordia come promesso ai nostri padri, come promesso ai nostri padri, e si ricorda del suo santo patto.”

Alleluia, lode al Dio onnipotente, per ricordarsi delle Sue promesse, per ricordarsi del Suo patto, e per mostrarci le promesse che fanno parte del Patto. Nel verso 76 in riferimento a Giovanni Battista, qui dice: «E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perché andrai davanti al Signore per preparare le sue vie.» Un vero profeta non prepara mai la sua propria via, un profeta prepara la via del Signore, perché Dio ha parlato attraverso i profeti. E dopo l’apostolo mostra come la promessa è stata adempiuta. Tuttavia, cari, per mostrarvi dalle Sacre Scritture che, se Dio ha aperto il nostro intendimento, è una diretta azione dello Spirito Santo sopra di noi. Nel naturale nessuno comprenderebbe Dio; Isaia 6, il profeta ebbe una vera esperienza particolare con il Signore; e desidero leggere soltanto dal verso 9: «Va', e di' a questo popolo: "Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere!" Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non intenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!»

Qui è mostrato il naturale, il naturale; nel naturale nessuno comprende Dio, voi non comprendete la Parola di Dio con queste orecchie, non La comprendete con il vostro intelletto, ciò viene tramite rivelazione divina. La mente interpreta le Scritture, ma lo Spirito Santo dà rivelazione divina nel nostro cuore. Così, questa è la descrizione naturale delle persone. In Matteo cap. 13, noi abbiamo la risposta a quelli che vennero al Signore, per ascoltare quello che Egli aveva da dire. Matteo cap. 13, verso 9: «Chi ha orecchi per udire oda.» Ora è il Signore che parla, non gli Scribi, il Signore che parla. E dopo nel verso 16, in Matteo 13 dice: «Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri orecchi, perché odono!» Questa è la differenza, ciò viene tramite rivelazione divina, tramite la grazia di Dio. Verso 23: «Ma quello che ha ricevuto il seme in buona terra, è colui che ode la parola e la comprende.»

Nel profeta Isaia abbiamo letto: “hanno orecchie e non odono, hanno occhi e non vedono.” Ma ora il Signore parla ai Suoi, e dice: “a voi è dato di comprendere i misteri del Regno di Dio”. Ma il segreto è nel seme: “ma colui che ha ricevuto il seme nella buona terra del suo cuore;” la Parola di Dio è il seme. Fratelli e sorelle, questo è veramente importante, Gesù Cristo era il seme promesso da Genesi cap. 3, verso 15: “la progenie di Dio verrà attraverso la donna, per schiacciare sempre la testa del serpente”. La progenie di Dio, venuto in carne, per morire qui in questa terra, affinché noi potessimo vincere la morte e l’inferno. Ma dopo, nel Salmo 22, dove ci viene parlato pure della discendenza che seguirà il Signore. Salmo 22, verso 30:«La discendenza lo servirà; si parlerà del Signore alla generazione futura.» La discendenza lo servirà, chi è la discendenza? In primo luogo è Gesù Cristo, e dopo tutti i credenti. Egli è il Figlio di Dio, noi siamo i figli e le figlie di Dio. Isaia cap. 53, verso 10, dice: «Ma il Signore ha voluto stroncarlo con i patimenti. Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una discendenza.» Si, Egli vedrà una discendenza, la Sua discendenza.

        In Genesi cap. 1, “ogni seme produrrà secondo la Sua propria specie”; la semenza del serpente ha portato la progenie del serpente; il seme di Dio produce la progenie di Dio, ogni seme produce secondo la sua propria specie. In Galati cap. 3, ci viene parlato della semenza che è Cristo al singolare. In Galati cap. 3, ci viene parlato della discendenza al singolare che è Cristo. Galati cap. 3, verso 16: «Le promesse furono fatte ad Abrahamo e alla sua progenie. Non dice: «E alle progenie», come se si trattasse di molte; ma, come parlando di una sola, dice: «E alla tua progenie», che è Cristo.» E dopo, nell’ultimo verso, verso 29: «Se siete di Cristo, siete dunque discendenza d'Abrahamo, eredi secondo la promessa.»

Miei cari fratelli e sorelle, questa Parola è il seme, e tutte le promesse di Dio per questo tempo sono il seme per il popolo di Dio. Specialmente nelle ultime settimane, il soggetto della responsabilità è stato posto sul mio cuore. Io non so voi avete mai immaginato la responsabilità di un vero uomo di Dio. Oggi se voi leggete in Genesi che Dio parlò a Noè, dandogli istruzioni di cosa fare e come farlo; e dopo dice che Noè fece tutto secondo la Parola del Signore. Tuttavia, immaginate solo per un momento, non c’era un’altra persona sulla faccia della terra che aveva la stessa responsabilità come l’aveva Noè a causa dell’incarico divino. Fu Dio stesso che chiamò Noè, fu Dio stesso a dire a Noè cosa fare. Chiunque credeva Noè, credeva Dio, perché egli parlava nel nome del Signore. Se andate al tempo di Abrahamo, non c’era un’altra persona in vita sulla faccia della terra che aveva la stessa responsabilità, perché? Perché il Signore era apparso personalmente ad Abrahamo, Genesi cap. 12, chiamando Abrahamo, dandogli la prima promessa:“Io benedirò chiunque ti benedirà, e maledirò chiunque ti maledirà.” Dicendogli: “Nel tuo nome, nella tua progenie, tutte le nazioni saranno benedette.”Quale responsabilità venne su Abrahamo in quel momento, quando il Signore gli disse: “Abbandona il tuo paese, ogni cosa ed esci fuori.” Abrahamo ubbidì, Abrahamo credette.

Miei cari fratelli e sorelle, se voi siete progenie d’Abrahamo, se siete in Cristo, voi ubbidirete, voi crederete, uscirete fuori da tutto ciò che non è parte di Dio. Proprio come Abrahamo lasciò ogni cosa dietro di lui e se ne andò nella terra promessa. Per favore ricevetela, la promessa, in primo luogo la promessa, e dopo l’adempimento. Abrahamo credette la promessa e vide adempiersi la promessa. Era la responsabilità di Dio di adempiere la promessa, ma era la responsabilità d’Abrahamo di credere la promessa. Qui c’è una grande lezione per voi miei cari fratelli e sorelle: Abrahamo non guardò alle circostanze, non guardò a sé stesso, non guardò a Sara; egli guardò a Colui che è invisibile come vedendolo. Persino quando gli fu detto di sacrificare Isacco, egli disse ai servi: “Io ritornerò con il ragazzo.” Egli sapeva che quando avrebbe sacrificato Isacco, Dio lo avrebbe risuscitato. Ecco perché egli poteva dire ai servitori: “rimanete qui, io e il mio figliolo andremo ad adorare e dopo ritorneremo; non “io ritornerò”, “noi ritorneremo”; “anche se sacrificherò il mio proprio figlio, non ritornerò senza di lui, io ritornerò con lui, perché Dio lo risusciterà; io credo in Dio, ho fede in Dio, ho ubbidito a Dio, io vedrò la gloria di Dio.

    Miei cari fratelli e sorelle, veniamo a Mosè; io vi chiedo: C’era qualcuno che aveva la stessa responsabilità nel suo tempo? Aveva qualcuno la stessa chiamata? Aveva qualcun altro visto il fuoco nel cespuglio ardente? Aveva qualcun altro udito il Signore dire: “Mosè, Mosè, togli i tuoi sandali, perché il terreno in cui stai è terra santa.” Dio aveva fatto la promessa ad Abrahamo: “Dopo quattrocento anni porterò fuori il tuo popolo dalla schiavitù.” Quando passarono i quattrocento anni Dio si ricordò della Sua promessa; Dio si ricordò del Suo patto, e Dio apparve a Mosè, e disse: “Io ti mando e andrò con te.” Alleluia. Mosè aveva la responsabilità nel suo tempo come nessun’altro in vita sulla faccia della terra. Noi possiamo andare attraverso tutti i profeti dell’Antico Testamento, che avevano una chiamata divina e un incarico, che erano ordinati da Dio per un compito speciale, e possiamo andare nel Nuovo Testamento.

Miei cari fratelli, voglio che sappiate questo, io lo dirò continuamente ogni volta: Il Nuovo Testamento è iniziato con l’adempimento delle profezie dell’Antico Testamento. Giovanni il Battista era un profeta promesso; ed io vi chiedo ora: C’era qualcuno in vita sulla terra in quel tempo, che aveva la stessa responsabilità di Giovanni il Battista il quale era un profeta promesso? Dio stesso aveva detto in Isaia cap. 40, verso 3: “Una voce grida nel deserto, preparate la via del Signore, appianate nei luoghi aridi una strada per il nostro Dio!” Quella fu una promessa per più di ottocento anni; dopo, Dio disse attraverso il profeta Malachia nel cap. 3, verso 1: “Io mando il Mio messaggero davanti la Mia faccia per preparare la via davanti a Me.” E dopo voi potete leggere in Luca cap. 1, dal verso 11, come l’angelo Gabriele visitò Zaccaria e gli diede la promessa che sarebbe nato Giovanni il Battista, che sarebbe andato davanti al Signore nello Spirito e nella potenza di Elia, per volgere il cuore dei padri verso i figli e preparare una via, ed anche un popolo al Signore.

    Luca cap. 1, versi 16 e 17; ma tutti gli Scribi passarono accanto a quel ministero divino, essi non riconobbero il giorno della visitazione di Dio, rifiutarono di essere battezzati da Giovanni, e rigettarono il piano di Salvezza per se stessi. Cantavano i loro inni, portavano i sacrifici nel tempio, avendo l’adorazione come al solito. Ma c’era un uomo mandato da Dio, con la Parola di Dio per il popolo di Dio; Dio stava adempiendo le promesse, e quello è il tempo della visitazione di Dio, perciò noi non dobbiamo mancare il giorno della visitazione di Dio. Io vi chiedo di nuovo: C’era un altro uomo in quel tempo con la stessa responsabilità? Giovanni il Battista non predicava soltanto il Regno di Dio, lui e il suo ministero erano parte del piano di Dio in quel tempo. Oggi tutti possono parlare in merito al piano di Dio, ma la mia domanda è: Sei tu e il tuo ministero parte del piano di Dio, oppure parli soltanto riguardo al piano di Dio?

Tutti gli uomini di Dio nell’Antico e nel Nuovo Testamento, hanno parlato riguardo al piano di Dio, ma loro stessi erano parte del piano di Dio, essi erano nel Regno di Dio. Così noi guardiamo dalla Bibbia e comprendiamo le vie di Dio. Trovate la vostra via indietro verso Sion, guardate verso Sion, guardate al principio, ritornate indietro alla Parola di Dio. Andiamo velocemente al principio della Chiesa del Nuovo Testamento, Atti cap. 2, ed io vi chiedo: C’era un’altra persona sulla terra che aveva la stessa responsabilità dell’apostolo Pietro in quel giorno? C’era qualcun altro in vita sulla faccia della terra al quale il Signore aveva detto: “a te io darò le chiavi del regno di Dio”. Ed egli aveva la responsabilità divina di predicare il primo sermone; e l’ultimo sermone deve essere come è stato il primo. Così c’erano uomini di Dio con una diretta responsabilità davanti a Dio, questo dobbiamo riconoscerlo dalla Sacra Scrittura. Io vi dico di nuovo, persino nel nostro tempo, molti evangelisti possono predicare riguardo il piano di Dio, possono parlare in merito al tempo della fine, possono parlare dei segni del tempo, possono parlare di Israele nella profezia; tuttavia la mia domanda è: l’uomo di Dio che predica, è lui stesso parte del piano di Dio, è il suo ministero parte del piano di Salvezza?

Se andiamo nei giorni dell’apostolo Paolo; ed io vi chiedo proprio ora: C’era in quel tempo un altro uomo in vita sulla terra, il quale tre volte in Atti cap. 9, Atti cap. 22, Atti cap. 26, noi possiamo leggere la testimonianza della sua esperienza con il Signore. Egli vide la luce, udì la voce, ebbe una chiamata divina, un incarico divino, una responsabilità divina. Fu l’apostolo Paolo che scrisse in merito a tutti i doni dello Spirito, dei frutti dello Spirito. Egli era l’uomo che mise la Chiesa del Nuovo Testamento in quell’ordine divino. Ogni uomo di Dio, innanzitutto, deve essere parte di quell’ordine divino. Prima che noi possiamo predicare in merito al piano di Salvezza, dobbiamo essere parte di quel piano di Salvezza, dobbiamo essere nel Regno di Dio, dobbiamo essere parte di quello che Dio fa proprio ora. Così, l’apostolo Paolo poteva dire, “Ho udito la Sua voce, Egli mi ha detto: Io ti manderò ai Gentili, e sarò con te.” Una chiamata divina, un incarico divino, lui stesso nel Regno di Dio, mostrando al popolo di Dio tutte le cose concernenti il Regno di Dio.

Ancora uno dal Nuovo Testamento; Giovanni sull’isola di Patmos. Io vi chiedo proprio ora: C’era un altro uomo in vita sulla faccia della terra con la stessa rivelazione, con lo stesso incarico come Giovanni sull’Isola di Patmos? Egli fu preso fino al giorno del Signore, egli vide tutte le cose fino alla fine, vide il trono bianco del giudizio, vide i nuovi cieli e la nuova terra, vide tutte le cose che avrebbero avuto luogo nel corso del tempo, finché il tempo sfocerà nell’eternità. C’era un altro uomo nel suo tempo con la stessa chiamata, con lo stesso incarico? Fu il profeta Giovanni, un uomo di Dio, dotato di una speciale potenza di rivelazione, vide tutte le visioni di quello che sarebbe accaduto. E dopo noi leggiamo in Apocalisse cap. 1, che Dio mandò il Suo Angelo per fargli conoscere tutte queste cose che doveva condividere con tutti gli altri servitori di Dio. Ecco il mistero cari fratelli, specialmente voi che predicate: Tutto quello che è rivelato ad un servitore di Dio, è sempre inteso per tutti i servitori di Dio.

È lo stesso Spirito Santo che diede la rivelazione divina a Pietro, a Paolo, a Giovanni; ai quali ha dato la stessa rivelazione divina per tutti i servitori di Dio nel nostro tempo. Così, lo ripeto, non c’era un’altra persona in vita sulla faccia della terra in quel tempo, che aveva lo stesso incarico, lo stesso ministero, la stessa responsabilità. Ma ora lasciate che vi dica, e per favore restate seduti. Nel ventesimo secolo c’è stato un uomo mandato da Dio, il quale aveva una diretta responsabilità. La sua responsabilità era: di portarci in tutto quello che è stato predicato e insegnato tramite i profeti e gli apostoli. Il suo ministerpo è stato di mostrarci dalla Genesi fino all’Apocalisse, quello che Dio ha scritto nell’Antico e nel Nuovo Testamento, fino ad Apocalisse cap. 22. E se io vi dico oggi, che non c’era un’altra persona in vita sulla terra nel ventesimo secolo ad avere lo stesso incarico, la stessa responsabilità come il nostro caro fratello Branham, ed io reputo realmente un grande privilegio di aver conosciuto personalmente questo uomo, di aver mangiato con lui alla stessa tavola, guidato nella stessa macchina, essendo un testimone oculare di quello che Dio ha fatto nel nostro tempo.

Ed ogni volta che il fratello Branham si riferiva a qualche speciale esperienza, il mio cuore era sempre toccato ed ancora toccato. Quando egli menziona l’11 Giugno 1933, quando egli stava per battezzare la diciassettesima persona sul fiume Ohio, tre volte egli udì le parole: guarda in alto, guarda in alto, guarda in alto; proprio una dietro l’altra, e quando guardò in alto, egli vide la luce soprannaturale discendere sopra di lui, davanti a quella luce venne la voce del Signore: “come Giovanni il Battista è stato mandato per precedere la prima venuta di Cristo, tu sei mandato con un messaggio che precederà la seconda venuta di Cristo”.

Io vi chiedo proprio ora, se molti predicatori parlano riguardo la venuta di Cristo, e passano accanto a quello che Dio ha fatto e quello che Dio ha detto, essi fuorviano le persone, fuorviano la gente; ed io vi dico il perché, perché loro stessi non ritornano agli insegnamenti che hanno origine a Gerusalemme. Io posso mostrare a tutti dai libri della storia della chiesa, che nei primi trecento anni ogni credente era battezzato nel nome di Gesù Cristo. Ed stato solo dopo il concilio di Nicea, che essi cercarono di raffigurare una Trinità, ed hanno fatto un battesimo trinitario. Ma ciò non si trova nella Bibbia, non c’è un solo atto fatto in quella formula, neanche uno; nessuna preghiera, nessun battesimo, nessuna guarigione, niente affatto. Ed oggi, la gente trinitaria è così fiera di essere uno con Roma, di essere uno con tutte le altre chiese; fuggite da Babilonia, fuggite, fuggite, fuggite, uscite fuori, uscite fuori, non ritornate indietro a Roma, ritornate a Gerusalemme, ai veri insegnamenti del Nuovo Testamento.

Così è stato il fratello Branham, un uomo mandato da Dio, con il Messaggio di Dio, per il popolo di Dio, per riportarci indietro alla Parola di Dio, a restaurarci indietro alle cose del principio. Io dico questo nel nome del Signore, non c’è stato un altro ministero, non un ministero più grande, e perché? Perché egli era un profeta promesso, ed io vi mostrerò questo pomeriggio, da questa Santa Parola, da tutte le Scritture. Così, lasciate che riassumiamo quello che abbiamo detto qui questa mattina. Ogni uomo di Dio che ha ricevuto una chiamata divina, ha avuto un incarico divino, ed una responsabilità divina davanti a Dio. Ed ogni uomo di Dio era parte del piano di Dio, ed ha predicato il piano di Salvezza secondo la parte data a lui nell’Antico e nel Nuovo Testamento. Ora è importante per noi di riconoscere il nostro tempo e le promesse per il nostro tempo.

Ed io lo ripeto, non è sufficiente parlare della venuta del Signore, parlare riguardo Israele, parlare riguardo al re del Nord; tutto questo va bene, non c’è problema. Tuttavia qual è lo scopo principale del Messaggio, che nessun altro evangelista predichi, nessuna personalità carismatica predichi, perché tutti vanno nella stessa direzione, perché sono negli stessi insegnamenti, e quello è il grande problema. Salvate la vostra anima da Babilonia, salvate la vostra anima, salvate la vostra anima, salvate la vostra anima, uscite fuori da tutto quello che appartiene a Babilonia, e separatevi, dice il Signore.

Così comprendiamo dalle Sacre Scritture la responsabilità che abbiamo oggi, ed io non parlo del fratello Frank, non ho niente a che fare con ciò, io non ho chiamato me stesso, non ho mandato me stesso, ho avuto soltanto un grande privilegio da Dio, di venire a conoscenza della Parola promessa per questo tempo, di riconoscere che il fratello Branham è il profeta promesso, di riconoscere secondo la Scrittura che il Messaggio dato a lui deve precedere la seconda venuta di Cristo. Io non sono responsabile di questo, Dio è responsabile di ciò. Ma per la grazia di Dio, e lasciatemi dire questo, sperando di essere compreso in modo giusto; noi abbiamo la più grande responsabilità proprio ora sulla faccia della terra. Dio ha restaurato tutte le cose, Dio ha aperto i nostri occhi spirituali, Dio ci ha dato rivelazione divina nei nostri cuori, per riconoscere il Messaggio, per riconoscere che Dio adempie le promesse. Io vi mostrerò questo pomeriggio, come la Scrittura è stata adempiuta, e voi vedrete che queste non sono interpretazioni, questi sono i veri insegnamenti della Santa Parola di Dio. Questo è il tempo di Dio, per il popolo di Dio, di riconoscere la nostra responsabilità di predicare il Messaggio dell’ora, chiaro come il cristallo alle nazioni della terra, per fare l’ultima chiamata, prima che termini il tempo della grazia. E questo è l’ultimo Messaggio per il popolo di Dio, prima della seconda venuta di Cristo.

Vi ho parlato in merito alla responsabilità, riguardo a Noè, la responsabilità che egli aveva a causa dell’incarico divino. Riguardo ad Abrahamo, riguardo a Mosè, riguardo a tutti i profeti che avevano parte nel ministero ed anche nella responsabilità. Vi ho mostrato dall’inizio Nuovo Testamento, Giovanni il Battista aveva una responsabilità particolare, per preparare la via del Signore, per mettere insieme Antico e Nuovo Testamento. Luca 16:16,“la legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni e dal quel tempo è predicato il regno di Dio”. Non c’è mai stata una simile responsabilità sulla terra, e Dio diede la chiamata, l’incarico ed era con lui. Vi ho mostrato la responsabilità che aveva l’apostolo Pietro davanti a Dio, egli era stato piazzato in quella posizione, in quella responsabilità. Egli aveva le chiavi del Regno di Dio, aveva un incarico divino di predicare il primo sermone sotto l’unzione dello Spirito Santo.

Dopo vediamo l’apostolo Paolo, voi sapete ciò che egli ha detto in Galati cap. 1: “Se qualcuno predica un altro Vangelo, sia anatema”. Egli era così certo di aver ricevuto la Parola, il Vangelo tramite rivelazione divina. Galati cap. 1, versi 10, 11 e 12: “poiché io stesso non l'ho ricevuto da alcun uomo, ma l'ho ricevuto per rivelazione divina;” Galati 1, verso 12. Dopo, vi ho mostrato la responsabilità che egli aveva davanti a Dio. Fratelli e sorelle, vi ho mostrato anche riguardo a Giovanni che era sull’isola di Patmos, quale responsabilità scrivere quello che aveva visto e mandarlo alle sette chiese. Io sono così riconoscente a Dio, che egli ubbidì; sono riconoscente a Dio per il ministero dell’apostolo Pietro, per il ministero dell’apostolo Paolo, per quello che Giovanni vide sull’isola di Patmos. Sono anche molto riconoscente che Dio ha mandato un profeta nei nostri giorni, per guidarci in tutto quello che è stato rivelato a tutti i servitori di Dio nell’Antico e nel Nuovo Testamento. Lasciatemi enfatizzare questo, non c’è mai stato un tempo sulla faccia della terra in cui tutto il piano di Dio sia stato rivelato in modo così meraviglioso; in cui tutto è stato messo insieme, l’Antico e il Nuovo Testamento, con tutto quello che hanno detto i profeti, con tutto quello che hanno detto gli apostoli, quello che era nell’Antico e nel Nuovo Testamento.

Fratelli e sorelle, non c’è mai stato sulla terra un tempo come questo, ma c’è pure una grande responsabilità. Io non dico questo alla leggera, ma divento sempre più consapevole di questa responsabilità; ed ho iniziato a chiedere ai fratelli e alle sorelle in tutto il mondo di condividere con me questa responsabilità. Lo chiedo al fratello John, al fratello Daniel, a tutti i fratelli, di condividere con me questa responsabilità, di condividere la Parola di Dio con il popolo di Dio. La nostra responsabilità oggi potrebbe essere più grande della singola responsabilità nel passato. L’apostolo Pietro ha avuto una grande responsabilità, ma nel suo tempo i ventidue capitoli dell’Apocalisse non erano stati ancora scritti. L’apostolo Paolo ha avuto una grande responsabilità, ma nel suo tempo i ventidue capitoli dell’Apocalisse non erano stati ancora scritti.

Miei fratelli e sorelle, noi viviamo in un tempo veramente particolare, Dio ha mandato un profeta, per riassumere ogni cosa dell’Antico e del Nuovo Testamento e mostrarci tutto il piano di Salvezza. E vi dico ancora in chiusura, ogni uomo di Dio è stato parte del piano di Dio nel suo tempo; tuttavia oggi possiamo mettere insieme tutti i singoli che hanno avuto parte nel piano di Salvezza nel loro tempo. E Dio ha mandato William Branham, il Suo servo e profeta, per guidarci in tutta la Parola di Dio e per mostrarci l’adempimento della Scrittura; quale responsabilità davanti a Dio. Fratelli e sorelle, l’ultimo Messaggio è il Messaggio della chiamata fuori per riportarci indietro al principio, per restaurare tutte le cose affinché la fine possa essere come l’inizio. Questo è il tempo di Dio, per il popolo di Dio; ma la responsabilità non è soltanto con noi che insegniamo e predichiamo la Parola, è anche con voi; cosa fate voi con l’ultimo Messaggio che Dio ci ha dato, tutti noi risponderemo di quello che abbiamo fatto con il Messaggio che Dio ci ha dato.

Io vi ho mostrato dalla Sacra Scrittura la responsabilità che hanno avuto gli uomini di Dio nel passato, mostrandovi che abbiamo la stessa responsabilità oggi. Quanti credono il Messaggio dell’ora? Lode a Dio. Alziamoci in piedi e preghiamo, e prima di pregare, vorrei chiedervi, quanti possono seguire quello che abbiamo cercato di dire qui oggi, in merito alla responsabilità che ha un uomo di Dio? Un uomo direttamente piazzato secondo l’incarico divino, per condividere la Parola di Dio con il popolo di Dio, per rivelare tutti i misteri del Regno di Dio. Credete che questo è il tempo di Dio per noi? Dite “amen”. Vorrei dire pure questo: I giorni della Bibbia sono di nuovo qui, se avete bisogno di guarigione, credetelo; se avete bisogno di salvezza, credetelo; se avete bisogno di liberazione, credetelo. I giorni della Bibbia sono qui, Dio ha rivelato Sé stesso in modo soprannaturale; Dio ha confermato la Sua Parola, e Dio confermerà la Sua Parola con voi, oggi, oggi, nello stesso luogo dove ascoltiamo la Parola di Dio. É lo stesso luogo, la stessa ora, nella stessa riunione, noi possiamo essere salvati, possiamo essere guariti, possiamo ricevere tutte le benedizioni di Dio. Questo è il tempo di Dio, per il popolo di Dio, per vedere la gloria di Dio, per ricevere la conferma della Parola di Dio. Credete nel nome di Gesù Cristo e vedremo la Gloria di Dio. Lo credete? Lo credete? Preghiamo insieme. Chiediamo al fratello Daniel di venire e pregare, il fratello Daniel venga e preghi con noi. Io so che egli ha la giusta voce e il giusto cuore, e tutti noi ci uniremo a lui in preghiera. Quanti credono? Se voi credete, credete, credete e ricevete, ricevete, ricevete; ricevete rivelazione divina, noi siamo uno nello Spirito Santo, e vedremo la Gloria di Dio. Alleluia. Lode a Dio, lode a Dio, alleluia, lode a Dio.