EDIZIONE SPECIALE DECISIVA
Di vero cuore saluto tutti coloro che sono stati e saranno raggiunti dalla vera proclamazione della Parola di Dio che dimora in eterno. Nella sua prima epistola, l’apostolo Pietro ha così riportato la parola di Isaia 40:8:
“Ma la parola del Signore permane in eterno. E questa è la Parola della Buona Novella che vi è stata annunziata” (1 Piet. 1:25).
Questa era la testimonianza dell’apostolo come pure del fratello Branham e, per grazia, posso annunciare lo stesso Evangelo eterno — la pura Parola di Dio — che rimane in eterno.
Alla mia prima lettera circolare datata settembre 1966 avevo scelto come titolo:
«La Parola di Dio dimora in eterno».
Già in quel tempo pensavo a Isaia, capitolo 40, e a 1 Pietro, capitolo 1. Alla fine della lettera circolare sta scritto: «Operante per ordine di Dio» — e così rimanga fino alla fine; questa è la mia legittimazione. È ancora sempre lo stesso Spirito di Dio che conduce in tutta la Verità. Ogni chiamata e missione divina è collegata alla stessa sorgente della rivelazione. Fino alla fine si tratterà sempre della stessa Parola, dello stesso Messaggio, dello stesso insegnamento — un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo (Ef. 4:5).
Pietro ha sottolineato soprattutto l’ubbidienza alla Verità e l’amore fraterno sincero e ha reso testimonianza ai figliuoli di Dio che l’hanno realmente vissuto:
“Poiché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la parola di Dio vivente e permanente” (1 Piet. 1:23).
Se penso oggi ai numerosi opuscoli, lettere circolari e libri che abbiamo pubblicato sui diversi importanti temi nel corso dei decenni trascorsi, e che vengono diffusi in tutto il mondo, allora sono molto riconoscente al Signore di aver condotto tutto in modo così meraviglioso e di averci serbati nella Sua Parola. Già nei primi dieci anni avevo incluso nel programma di viaggi molti Paesi dei cinque continenti. I primi opuscoli in lingua inglese, cominciando da «Only believe the ‹THUS SAITH THE LORD›» — «Credi solo il ‹COSÌ DICE IL SIGNORE›», stampati a Krefeld e mandati in tutto il mondo, avevano raggiunto in poco tempo la tiratura di 80.000 esemplari. In tal modo abbiamo posto il fondamento biblico e spiegato in modo chiaro e tondo il ministero del messaggero come pure il nocciolo del Messaggio per tutti coloro che credono. Per grazia il Signore fedele ci ha condotti di chiarezza in chiarezza. Sono sempre gli eletti a riconoscere il giorno e il messaggio e ad ascoltare ciò che lo Spirito dice alle chiese.
Scrivo questa lettera circolare sotto l’impressione dei viaggi missionari particolarmente benedetti fatti durante i mesi trascorsi in sei città dell’India e in diversi Paesi: Sudan, Etiopia, Kenya, Botswana, Sudafrica, Gabon, Angola, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire), Malawi e Zambia. Non li potrò mai dimenticare. Particolarmente nelle città di Likasi, Kolwezi, Mbuji-Mayi, Lubumbashi e Kinshasa molta gente era presente alle riunioni. Nello stadio sportivo Raphaël a Kinshasa, c’erano tra le diciotto e le ventimila persone, nello stadio sportivo Kenia a Lubumbashi, c’erano tra le sedici e le diciottomila persone, in altri stadi tra le otto e le quindicimila persone. Anche le aule comunali e le sale di teatro erano gremite di alcune migliaia di persone.
Vedendo le folle, avevo a cuore le seguenti domande che, alla fine, ho anche posto:
«Credete che il ritorno di Gesù Cristo è imminente?». La risposta seguiva in francese: «Oui, amen!» — «Sì, amen!».
«Conoscete il Messaggio del tempo della fine e il ministero di William Branham?». «Oui, amen! Alléluia!». — «Sì, amen! Alleluia!».
«Voi tutti, siete stati battezzati biblicamente nel Nome del Signor Gesù Cristo?». E di nuovo la stessa risposta affermativa: «Oui. Alléluia!» — «Sì. Alleluia!» e: «Amen! Amen!», mentre si aveva l’impressione che si potesse anche sentire in Cielo. Durante i mesi di maggio, giugno, luglio e agosto, hanno preso parte alle grandi riunioni sul continente africano tra le settanta e le ottantamila persone. Era un’unica marcia trionfale di Dio!
Dopo l’ultima riunione a Lubumbashi sono stato invitato per un’intervista televisiva di un’ora circa che venne trasmessa in tutto il Paese. Posso dire con certezza che alcuni milioni di persone ancora sono così venute a conoscenza di quel che Dio fa presentemente. L’uomo che conduceva l’intervista mostrò al pubblico i miei libri e mi presentò con le seguenti parole: «Questo è il predicatore che ha il coraggio di scrivere la verità».
Durante l’intervista, sono stati particolarmente messi in primo piano il tema della «Deità» e quello del «battesimo». Anche in Africa i responsabili delle denominazioni faticano con ciò, perché tutti credono alle proprie tradizioni religiose. Ora però sono tutti venuti a conoscenza che Dio è Uno solo e che si è rivelato quale Padre nel Cielo, nel Suo Figliuolo unigenito sulla terra e nella Chiesa per mezzo dello Spirito Santo. Allo stesso modo la loro attenzione è stata richiamata sul fatto che l’ordine di missione, scritto in Matteo 28:19, è stato correttamente eseguito da Pietro in Atti 2, da Filippo in Atti 8 e da Paolo ad Efeso in Atti 19. Tutti hanno dovuto sentire che il Signore ha comandato di battezzare nel Nome e non nei tre titoli o designazioni di Padre, Figlio e Spirito Santo, e che il Nome nel quale Dio si è rivelato quale Padre, Figlio e Spirito Santo, è Signore Gesù Cristo. Ci vuole naturalmente la rivelazione per riconoscere il Nome del Patto neotestamentario in cui c’è la salvezza (Atti 4:12), ossia la redenzione, come pure la concordanza tra l’ordine di missione dato dal Signore e la sua esecuzione da parte degli apostoli.
Inoltre ho potuto esporre le ragioni per cui crediamo che William Branham era il profeta promesso e dimostrarlo tramite la Sacra Scrittura con Malachia 4:5-6, con Matteo 17:11 e Marco 9:12. Ci rallegriamo semplicemente per il fatto che così tante persone sono venute a conoscenza della Parola dell’ora, dell’ultimo Messaggio, e non solo L’hanno udita, ma anche accettata e creduta!
I mesi passati sono stati uno straordinario tempo di raccolta dopo la semina della Parola fatta in quasi tutti i Paesi della terra durante i decenni trascorsi. A questo ha contribuito in gran parte anche il nostro diletto fratello e fedele collaboratore Alexis Barilier che si è sacrificato e che, anno per anno, ha intrapreso i faticosi viaggi. Anche tramite l’edizione sotto la sua responsabilità di tutti gli opuscoli e libri in lingua francese, centinaia di migliaia di persone sono state realmente condotte sulla via del Signore. Il fratello Barilier ha pure vissuto personalmente il ministero del fratello Branham nel 1955 e faceva parte del comitato che preparò le sue riunioni a Renens presso Lausanne. Dal 1966, dunque fin dal principio, partecipa alla diffusione del Messaggio del tempo della fine.
Spesso, negli incontri per predicatori, mi sono state rivolte delle domande da parte dei fratelli che svolgono un ministero. Volevano sapere se è adesso che viene fatta la raccolta, come mi è stato mostrato anni fa nella visione della mietitrebbiatrice. Più volte venne menzionato quel che il fratello Branham disse sull’«aquila tedesca» che egli vide volare attraverso l’Africa in una visione a Zurigo in giugno 1955. Un’altra cosa che preoccupa i fratelli è sapere se adesso si adempie Matteo 24:45-47 dove sta scritto che tutti i beni della Casa di Dio vengono distribuiti a tempo debito quale Cibo spirituale. Qualunque cosa l’Iddio fedele abbia preparato per il Suo popolo tramite un ministero, è sempre in relazione con la chiamata e la missione. Come tutti i servi di Dio che mi hanno preceduto, debbo semplicemente eseguire il compito ricevuto. Il mio esempio in questo è Paolo che disse: “Paolo, apostolo di Cristo Gesù per ordine di Dio, nostro Salvatore…” (1 Tim. 1:1) e applico anche a me quel che scrisse a Timoteo: “Ti ordino di osservare questo comandamento da uomo senza macchia, irreprensibile, fino all’apparizione del nostro Signore Gesù Cristo” (1 Tim. 6:14).
Da questo ultimo risveglio uscirà la Chiesa-Sposa che il Signore Gesù Cristo farà comparire per Sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o cosa alcuna simile, ma santa ed irreprensibile, davanti al trono della grazia (Ef. 5:27). Perché questa è la volontà di Dio, “… che l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima ed il corpo, sia conservato irreprensibile, per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo. Fedele è Colui che vi chiama, ed Egli farà anche questo” (1 Tes. 5:23-24).